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Un’alleanza pericolosa: terza tappa del review party

Nella vita, leggo.

Buon pomeriggio, lettor*! Per la terza tappa del review party in compagnia con la mia magica squadra (che taggherò in fondo all’articolo), vi parlo di Un’alleanza pericolosa, fantastico regency di Jennieke Cohen.

Se amate Jane Austen, le atmosfere dei libri e, soprattutto, le sue protagoniste forti, che non la mandano mai a dire, ma non vi dispiace nemmeno un po’ di modernità dello stile, allora questo libro fa per voi.

Un’alleanza pericolosa: la trama

Lady Victoria Aston ha tutto ciò che potrebbe desiderare: una sorella maggiore felicemente sposata, il futuro della proprietà di famiglia assicurato, e la possibilità di perdere tempo gironzolando nei campi attorno a casa.

Ma basta una notte per sconvolgere definitivamente la sua vita comoda e idilliaca.

Suo cognato si rivela infatti un terribile mascalzone e adesso tocca a lei trovare un marito, o la sua famiglia perderà tutto. Armata solo di quello che ha imparato dai romanzi di Jane Austen, Vicky fa il suo debutto in società: ma nemmeno le parole della scrittrice sono in grado di aiutarla a capire se il meraviglioso e astuto signor Carmichael sia in realtà una canaglia; se il suo ex migliore amico, il bellissimo Tom Sherborne, sia più interessato alla sua dote o al suo cuore; né sono in grado di aiutarla a liberarsi delle attenzioni del lezioso signor Silby.

Soprattutto, nei libri di Vicky non c’è nulla riguardo gli strani incidenti che iniziano a capitare attorno a lei. E che potrebbero non farla arrivare viva al giorno delle nozze.

Un’alleanza pericolosa, di Jennieke Cohen

Il parere di Sofia

Per quanto parta un po’ lentamente, infatti non è facile entrare subito nella storia, Un’alleanza pericolosa fa presto a ingranare. Già dopo le prime cinquanta pagine, si inizia a desiderare di sapere sempre di più sulla storia di Victoria, complice anche la presenza di colpi di scena inaspettati e di un infittirsi delle trame tra i personaggi.

Lo stile dell’autrice, poi, è piacevole e scorre via senza troppe pretese, cosa piuttosto apprezzabile, anche in un regency che vorrebbe restituire le atmosfere austeniane. Qui ci troviamo di fronte a una perfetta commistione di nostalgia per l’antico mista al tempo moderno, che rende molto più godibile l’esperienza della lettura.

Oltre a ciò, l’autrice va a toccare temi importanti, che non mancheranno di farvi infuriari anche durante la lettura: la violenza domestica, l’emancipazione femminile, l’assurdità delle leggi sull’eredità in vigore all’epoca e la questione, piuttosto spinosa, del divorzio. E lo fa sempre con uno stile frizzante, che non stanca mai e che ha lo straordinario potere “voltapagina”.

Conclusioni

Ho apprezzato questo romanzo, che ha fatto ciò che mi ha aspettavo: mi ha intrattenuta e mi ha fatta distrarre, ma mi ha anche appassionata. Due sono le critiche principali che posso muovere al libro: il finale un po’ affrettato, che non ha comunque cambiato il mio giudizio in merito, e la traduzione, a mio parere non troppo accurata.

Ho trovato una fastidiosa abbondanza di ripetizioni lei/lui, anche quando il soggetto, pur non essendo espresso, era facilmente intubile dal contesto, e alcune frasi un po’ meccaniche che potevano essere rese più fluide.

A parte questo, una lettura da quattro stelle che ho molto apprezzato.

Il mio voto a “Un’alleanza pericolosa”

Le tappe del review party

Le tappe del review party di Un’alleanza pericolosa

10 febbraio: Erre.Booksbabe

11 febbraio: Letture in Salotto

15 febbraio: Boogie Bookie

 

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