La memoria di Babel di Christelle Dabos
Ho iniziato ad amare questa saga innanzitutto per Ofelia. Ricordo di aver pensato, già dalle prime righe: “Oh, finalmente una protagonista che mi somiglia”. Perché Ofelia, con i capelli mossi e scuri, gli occhiali sul naso che vanno sempre raddrizzati, la volontà di farsi invisibile dietro sciarpe, maglioni e cappotti, e soprattutto con la sua goffaggine, Ofelia è proprio me.
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