Titolo: Rebecca dei ragni
Autore: Olivia Corio
Editore: Il Castoro
Pagine: 295
Lingua originale: Italiano
Genere: Fantasy per ragazzi
Data uscita: 2019
“Orlando Della Morte era un ragazzino sfortunato. Molto sfortunato. E non solo per il suo cognome infelice.”
Breve Sinossi
Inizia così il primo romanzo per ragazzi scritto dall’abile penna di Olivia Corio. Un incipit capace di conquistare chiunque, giovani e adulti. Lo stesso incipit che, devo ammetterlo, ha conquistato anche me.
Il romanzo segue le vicende di Orlando, dodicenne che viene affidato a una ricca famiglia di Venaus, gli Zabò, quando la madre viene ricoverata per un motivo misterioso. Orlando spera di aver trovato una famiglia felice. Peccato che i ricchissimi e rinomati coniugi Zabò abbiano già quattro figli, uno più tremendo dell’altro, che da subito iniziano a tormentare il nuovo arrivato con scherzi e malefatte. Per fortuna, Orlando incontra Rebecca, una ragazzina solitaria e un po’ strana: è pallida, veste come un’anziana e abita nel mezzo del bosco con la madre… imbalsamatrice. Rebecca sembra avere il potere di parlare con i ragni e ha l’aria di chi nasconde ben più di un segreto, là nella casa fatiscente in cui abita. Mentre i misteri attorno a Rebecca iniziano a sciogliersi, i due ragazzi si trovano invischiati in un piano malvagio che devono sventare a ogni costo. È proprio una fortuna che possano contare su un bizzarro ed enorme alleato… con otto zampe pelose.
Il parere di Sofia:
Rebecca dei ragni è una storia che racconta della più pura amicizia che va a crearsi tra i banchi di scuola, tra due coetanei affetti dalla stessa malattia: l’isolamento, più o meno ricercato. Un racconto scorrevole e ben scritto che riesce a rapire i lettori anche, e soprattutto, per il modo in cui tratta la diversità, servendosi di quei toni fantastici che rimandano a un immaginario comune, facilmente accessibile per chiunque vi si approcci.
Sebbene alcuni personaggi, per esempio i coniugi Zabò, siano costruiti volutamente in maniera caricaturale, il libro attira tra le proprie pagine creando un mondo verosimile, molto somigliante a quello in cui tutti noi viviamo, ma con tratti assurdi e grotteschi a renderlo fantasioso e lontano.
Infine, anche se il romanzo è rivolto a un target giovane (11-13 anni), si lascia apprezzare anche da lettori adulti, purché non abbiano perso il contatto con la loro parte bambina e sognatrice.
Il mio voto
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